Raiffeisen Capital Management ha chiesto alle maggiori compagnie aeree quali misure adottare per ridurre le emissioni
Il settore aereo è tra quelli più colpiti dalla pandemia di coronavirus. In Europa ci sono stati diversi fallimenti negli ultimi anni, l’ultimo è stato quello del tour operator britannico Thomas Cook. Tra i motivi c’è sicuramente la grande concorrenza che si ripercuote sui prezzi. “Il settore non è solo in difficoltà economiche ma è anche criticato per il suo contributo negativo al cambiamento climatico”, commenta Andreas Perauer, membro del team SRI di Raiffeisen Capital Management che ha posto alcune questioni sul tema alle maggiori compagnie aeree quotate in Borsa.
Con una quota del 3,5% sull’effetto serra globale, il traffico aereo contribuisce in modo notevole al cambiamento climatico. Le compagnie aeree cercano, quindi, di ridurre l’impatto negativo. “La tedesca Lufthansa, per esempio, investe continuamente nel rinnovamento della flotta con aerei eco-efficienti”, prosegue l’analisi di Raiffeisen Capital Management. “Nel concreto, la società prevede di mettere in funzione un nuovo aereo ogni due settimane nei prossimi 10 anni”.
I nuovi aerei promettono una riduzione delle emissioni del 25% rispetto ai modelli più vecchi. “L’americana Delta punta nel breve a migliorare l’efficienza del combustibile dell’1,5% ed entro il 2050 vuole ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% rispetto al 2005”, continua Perauer. Anche EasyJet sta lavorando per ridurre le emissioni, mentre Ryanair sostiene di avere le emissioni più basse di tutte le grandi compagnie aeree.
Negli ultimi anni si sta discutendo sull’opportunità di introdurre una tassa sul carbonio. Si parla spesso anche di introdurre una tassa sul carburante per l’aviazione, il cherosene. Nell’indagine di Raiffeisen emerge come Lufthansa sia consapevole che le tassa causerebbero danni enormi in chiave di competitività. Finnair, la compagnia di bandiera finlandese, è sulla stessa linea, ritenendo che il problema non siano i viaggi in sé ma le emissioni.
“È poco probabile che i voli diventino meno cari”, spiega Raiffeisen. “La più grande compagnia aerea sudamericana, Latam Airlines, osserva che i risparmi o i costi aggiuntivi di solito vengono ribaltati rapidamente sulle tariffe”. Per Lufthansa i prezzi aumenteranno sicuramente in caso di nuovo tasse, mentre Ryanair ipotizza un leggero calo dei voli nazionali ma ritiene che la domanda di voli internazionali sarà in aumento.
Nel breve termine, secondo i pareri raccolti da Raiffeisen, le compagnie aeree considerano l’uso di carburante sostenibile come l’unica soluzione praticabile per volare a zero emissioni. A medio lungo termine, invece, si potranno ipotizzare soluzioni alternative come gli ibridi o gli aerei completamente elettrici. A tal proposito, EasyJet ha sviluppato una partnership con Airbus per sviluppare soluzioni ibride ed elettriche per voli a corto raggio in Europa. Per Ryanair e Finnair occorre aspettare almeno 20 anni prima di poter volare con propulsori completamente elettrici.