Un nuovo report di Reprisk rivela una significativa diminuzione del fenomeno del greenwashing, segnando il primo calo dopo sei anni di crescita costante. Tuttavia, la gravità degli incidenti legati al greenwashing è in aumento, suggerendo che, sebbene le aziende stiano migliorando nella comunicazione delle proprie pratiche sostenibili, le violazioni e le controversie stanno diventando più gravi. Questo trend pone interrogativi sulla trasparenza e sull’autenticità delle iniziative di sostenibilità.
Il report analizza i dati relativi a oltre 50.000 aziende, evidenziando che il numero di incidenti di greenwashing è diminuito del 12% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il numero di segnalazioni riguardanti pratiche ingannevoli è aumentato, con un incremento del 30% nella gravità delle accuse. Inoltre, il settore energetico e quello della moda risultano i più colpiti, rappresentando oltre il 60% dei casi. Questi numeri indicano che, mentre le aziende potrebbero fare progressi nella trasparenza, le pratiche non etiche continuano a persistere.
Reprisk invita le aziende a rafforzare la loro comunicazione e a garantire che le loro affermazioni di sostenibilità siano supportate da dati concreti. La crescente attenzione da parte dei consumatori e degli investitori richiede un impegno autentico per evitare il greenwashing. Inoltre, è essenziale che le normative evolvano per proteggere i consumatori e promuovere pratiche aziendali trasparenti. Solo attraverso azioni concrete e una maggiore responsabilità, le aziende possono davvero contribuire a un futuro sostenibile. Vi invitiamo a consultare l’articolo completo per avere ulteriori delucidazioni.