La crescita della domanda mondiale di elettricità sta rallentando, appesantita dalla debolezza economica e dai prezzi elevati
IEA
Nella prima metà del 2022, molti mercati dell’elettricità hanno continuato a registrare prezzi alle stelle, in particolare in Europa, riflettendo profonde incertezze sia sulle forniture di combustibili fossili che sulle prospettive economiche. L’invasione russa dell’Ucraina ha infranto ogni speranza di un calo dei prezzi dell’energia nel breve termine, dopo i dei forti aumenti osservati nella seconda metà del 2021. In Europa, la situazione di grave crisi ha suscitato maggiori ambizioni e rafforzato le politiche per far avanzare la transizione energetica verso energie pulite e ridurre la dipendenza dalle importazioni di carburante. Ma a breve termine, ha anche portato a un parziale ritorno alla produzione di elettricità a carbone. Si prevede che la lenta crescita economica ridurrà la crescita della domanda globale di elettricità nel 2022 e nel 2023 a meno della metà del tasso registrato nel 2021. Nonostante il passaggio dal gas al carbone e la scarsa disponibilità di centrali nucleari in Europa, le emissioni del settore elettrico globale potrebbero diminuire leggermente nel 2022 e 2023 – grazie alla combinazione di rallentamento della domanda di energia e la sostituzione dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili.
Nell’Electricity Market Report aggiornato al luglio 2022, l’IEA presenta le sue ultime previsioni per la domanda, l’offerta e le emissioni di elettricità a livello mondiale fino al 2023.