La domanda globale di carbone ha raggiunto un livello record nel 2022 nel contesto della crisi energetica globale, aumentando del 4% su base annua raggiungendo 8,42 miliardi di tonnellate (Bt), mantenendosi stabile o leggermente al ribasso nel 2023.
Nel complesso, l’IEA (Agenzia Internazionale per l’Energia) prevede che la domanda globale di carbone diminuirà nel 2024 e si stabilizzerà fino al 2026, anche in assenza di governi che annuncino e attuino politiche più forti in materia di energia pulita e clima.
Il consumo di carbone è diminuito nell’Unione Europea a partire dagli anni ’80 e negli Stati Uniti a partire dagli anni 2000, mentre è cresciuto fortemente in Cina, India e ASEAN. Di conseguenza, nel 2026, le previsioni vedono la Cina e l’India capaci di rappresentare oltre il 70% del consumo globale di carbone. Al contrario, si prevede che l’Unione Europea e gli Stati Uniti rappresenteranno ciascuno circa il 3% del consumo globale di carbone.
Le ultime proiezioni dell’IEA vedono la domanda di carbone raggiungere il picco entro questo decennio tenendo in considerazione le politiche attuali, principalmente a causa del declino strutturale dell’uso di carbone nelle economie sviluppate e di prospettive economiche più deboli per la Cina.