Il rapporto “Bio in Cifre 2024” rappresenta un’importante risorsa per comprendere le dinamiche dell’agricoltura biologica in Italia, fornendo dati dettagliati sulle superfici coltivate, sugli operatori e sui consumi. Questo documento analizza le tendenze principali nel settore biologico italiano, evidenziando un trend di crescita significativo che ha visto l’agricoltura biologica diventare un pilastro delle politiche agricole europee. Con una superficie coltivata biologicamente in aumento del 4,5% dal 2022 al 2023, l’Italia si pone come leader in Europa, sostenuta da una serie di politiche e incentivi nazionali volti a promuovere la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare.
La superficie biologica in Italia è cresciuta significativamente, passando da 1.387.911 ettari nel 2014 a 2.456.020 ettari nel 2023. Questa espansione è trainata principalmente dalle regioni del Mezzogiorno, che rappresentano il 57,9% della superficie biologica totale nel 2023. La politica agricola comune (PAC) 2023-2027 ha svolto un ruolo cruciale, con un budget di oltre 2,2 miliardi di euro destinato all’adozione e al mantenimento di pratiche biologiche. Inoltre, l’introduzione del Piano d’Azione Nazionale per la produzione biologica (PANBio) ha stabilito interventi strategici per rafforzare il settore, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità di sementi biologiche e migliorare la competitività dei prodotti “made in Italy”.
Il settore ha registrato una crescita anche nelle importazioni di prodotti biologici da paesi terzi, con un aumento del 37,8% in volume nel 2023 rispetto al 2022. Le categorie di ortaggi e legumi e dei cereali hanno visto incrementi rispettivamente del 73,5% e del 67,8%. I principali paesi di approvvigionamento includono la Turchia, il Togo e la Tunisia, che insieme coprono oltre il 40% del volume totale delle importazioni. La Turchia, in particolare, si distingue per l’esportazione di grano duro, mentre il Togo è leader nell’esportazione di fave di soia.
Nonostante i progressi, il settore affronta sfide significative. La protesta degli agricoltori in Europa evidenzia le tensioni legate all’implementazione della PAC e agli standard di sostenibilità ambientale percepiti come onerosi. Le accuse di greenwashing e la confusione dei consumatori di fronte ai numerosi claim di sostenibilità sul mercato sottolineano la necessità di una comunicazione più chiara e trasparente. Ridefinire l’identità dell’agricoltura biologica e valorizzare i suoi effetti positivi rappresentano azioni chiave per garantire la fiducia dei consumatori e sostenere il settore nel lungo termine.
Per una comprensione più approfondita delle dinamiche e delle sfide del settore biologico in Italia, si invita a consultare il rapporto completo “Bio in Cifre 2024”