Il Green New Deal (GND) statunitense e il Green Deal europeo puntano ad ambiziose riduzione delle emissioni nocive (CO2), per permettere alle future generazioni di crescere in un ambiente più naturale e più sano
E’ sempre più evidente che l’attuale economia basata sulla produzione e consumo senza nessun limite in termini di uso delle risorse naturali e rispetto dell’ambiente non è sostenibile. E’ indispensabile riprogettare il nostro modo di vivere, lavorare e consumare per permettere alle future generazioni di crescere in un ambiente più naturale e più sano.
In quest’ottica, si stanno moltiplicando le iniziative che promuovono interventi strutturali ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni nocive (CO2), la strada maestra per contrastare gli effetti del cambiamento climatico che, senza azioni drastiche, comporterebbe un prossimo incremento della temperatura della terra dalle conseguenze catastrofiche.
IL GREEN NEW DEAL STATUNITENSE
Il Green New Deal (GND) statunitense descrive nel dettaglio la catastrofe climatica in arrivo, e per questo punta a preservare l’innalzamento della temperatura a 1,5 °C – lo standard approvato dal rapporto dell’IPCC (il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) di ottobre – e di arrivare a zero emissioni globali nette entro il 2050. Il GND è stato promosso da Alexandria Ocasio-Cortez, parlamentare di New York, e dal senatore Ed Markey del Massachusetts, come risoluzione congressuale. L’accordo, da completare entro 10 anni, articola una transizione degli Stati Uniti verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili al 100%, con emissioni-zero di gas serra. Il piano Joe Biden, il cui insediamento alla Casa Bianca è previsto per il 20 Gennaio 2021, da 1.700 miliardi di dollari in 10 anni, pur differenziandosi dal GND, prevede una rivoluzione dell’energia pulita e una giustizia ambientale: intende eliminare rapidamente l’uso di fonti energetiche come il carbone e scommettere molto sulle energie rinnovabili.
LA COLLABORAZIONE DEL MOVIMENTO GIOVANILE SUNRISE MOVEMENT
Questo piano climatico, che è stato ridisegnato anche in collaborazione con Sunrise Movement, un movimento giovanile nato per fermare il cambiamento climatico, dovrebbe accelerare la transizione a nuove forme di energia pulita a differenza di quanto osservato durante l’amministrazione Trump. Un’analisi del New York Times, basata sulla ricerca della Harvard Law School, della Columbia Law School e di altre fonti, conta infatti più di 80 norme e regolamenti che disciplinano l’aria pulita, l’acqua, la fauna selvatica e le sostanze chimiche tossiche ufficialmente annullati, o revocati, sotto Trump.
IL GREEN DEAL UE
L’Europa, dal canto suo, si è candidata a guidare la transizione energetica proponendo il proprio Green Deal. L’UE, in particolare, intende diventare climaticamente neutra (cioè vantare emissioni zero di CO2) entro il 2050. Al contempo prospetta di aiutare le imprese a diventare leader mondiali nel campo delle tecnologie e dei prodotti puliti. Obiettivi condivisi dal 93% degli europei che considera i cambiamenti climatici un problema grave, mentre il 79% ritiene che l’azione di contrasto al climate change creerà innovazione. Il piano di investimenti del Green Deal Europeo, presentato lo scorso gennaio a Bruxelles, vedrà lo stanziamento, dal 2021 al 2027, di almeno 1.000 miliardi di euro tra investimenti pubblici e fondi privati con interventi in tutti i settori dell’economia. In particolare si punta a decarbonizzare il settore energetico, ristrutturare gli edifici, aiutare le persone a ridurre le bollette energetiche e l’uso dell’energia. Inoltre si suggerisce di sostenere l’industria per innovare e diventare leader mondiali nell’economia verde, e di introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane.
L’INIZIATIVA ITALIANA DI RINASCIMENTO GREEN
E In Italia? Tra le tante iniziative, si segnala Rinascimento Green, che ha lo scopo di promuovere, attraverso un percorso di partecipazione popolare, un Green new Deal dal basso. Tra le azioni prioritarie in agenda figura non soltanto l’efficientamento energetico delle abitazioni e del sistema produttivo e l’elettrificazione della mobilità con un incremento della rete ferroviaria. Si punta a cambiare il modello produttivo e di consumo, mentre vanno stanziati investimenti in ricerca e interventi di riqualificazione delle strutture scolastiche e universitarie. Il tutto esigendo di vivere in sicurezza, senza che il territorio sia una minaccia alla salute o alla vita.