Il report “La situazione della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2024”, redatto da FAO, IFAD, UNICEF, WFP e WHO, esamina le sfide globali nel raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2.1 e 2.2, che mirano a porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione entro il 2030. Nonostante alcuni progressi, il rapporto evidenzia un’inversione di tendenza nei risultati, con livelli persistenti di insicurezza alimentare e malnutrizione.

Il rapporto identifica i principali fattori che ostacolano i progressi, tra cui conflitti, variabilità climatica ed estremi, e rallentamenti economici. Questi fattori, combinati con la mancanza di accesso a cibi nutrienti e ambienti alimentari non salutari, stanno peggiorando la situazione. La crescita dei costi degli alimenti nutritivi e la difficoltà di accesso a diete sane stanno sfidando la sicurezza alimentare, non solo nelle aree rurali ma anche lungo il continuum rurale-urbano. La prevalenza di insicurezza alimentare nel 2023 era del 31,9% nelle aree rurali, del 29,9% nelle aree periurbane e del 25,5% nelle aree urbane​​.

La relazione evidenzia che la sola riprogrammazione del supporto attuale ai settori alimentare e agricolo non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi. È fondamentale mobilitare, allocare e salvaguardare i finanziamenti per affrontare i principali determinanti della sicurezza alimentare e della nutrizione​​. Le raccomandazioni del rapporto includono la necessità di costruire resilienza nei sistemi agroalimentari per affrontare i principali fattori di perturbazione e promuovere una maggiore sinergia tra le varie fonti di finanziamento​​.

Infine, il rapporto sottolinea l’importanza di approcci finanziari innovativi per colmare il divario di finanziamento e garantire che i paesi possano implementare azioni scalabili necessarie per migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione​​.

Leggere il report completo può fornire ulteriori dettagli su strategie e politiche raccomandate per affrontare questi problemi critici.