Investitori Istituzionali: La “G” degli ESG in Primo Piano
L’articolo di EticaNews esplora come i fattori di governance (la “G” negli ESG) siano diventati cruciali per gli investitori istituzionali. La governance sta emergendo come il criterio principale nel processo decisionale degli investimenti, soprattutto a breve termine.
Un sondaggio condotto dalla Stanford Graduate School of Business e dall’MSCI Sustainability Institute ha rivelato che oltre due terzi degli investitori in Europa e Nord America considerano la governance il fattore ESG più importante. La qualità della governance, inclusi aspetti come la struttura del Board e la diversità, è vista come determinante per la performance degli investimenti nei prossimi 24 mesi. A medio termine, tuttavia, il cambiamento climatico diventa il fattore predominante, con il 93% degli investitori che prevede un impatto significativo sui portafogli nei prossimi due-cinque anni. L’indagine ha coinvolto 47 società, principalmente in Nord America ed Europa, gestendo collettivamente enormi patrimoni. Il 76% degli investitori ritiene che la qualità della governance influisca sulla performance a breve termine, mentre il cambiamento climatico è visto come il principale rischio a medio termine. Sorprendentemente, i fattori sociali sono considerati meno rilevanti, con solo il 2% degli intervistati che li cita come prioritari.
La governance è al centro delle decisioni degli investitori istituzionali, influenzando significativamente le strategie di investimento. Questa centralità è dovuta alla percezione che una buona governance possa ridurre i rischi e migliorare la performance aziendale nel breve termine. Tuttavia, l’attenzione si sposterà inevitabilmente verso il cambiamento climatico, che rappresenta una minaccia a lungo termine per la stabilità finanziaria e la sostenibilità delle imprese.