L’epoca in cui viviamo è contrattistinta da una brusca crescita nel delineamento delle diseguaglianze, principalmente accentuate dalle gravi crisi hanno accentuato disparità e fratture sociali, dando il via ad un periodo storico come spesso viene identificato come il “decennio dei grandi divari”. In questo quadro, miliardi di persone vedono crescere le proprie fragilità e si trovano ad affrontare epidemie, rincari, conflitti geopolitici ed eventi metereologici estremi.
OXFAM ha di recente pubblicato una serie di statistiche volte a descrivere l’attuale contesto internazionale, tra le tante:
Ad oggi, la ricchezza in mano ai miliardari globali è cresciuta di circa 3.300 miliardi di dollari rispetto al 2020 e il valore dei loro patrimoni è cresciuto tre volte più velocemente del tasso di inflazione.
Dal 2020, i 5 uomini più ricchi al mondo hanno visto raddoppiata la loro ricchezza, mentre il patrimonio di quasi 5 miliardi delle persone più povere non ha acceso speranze di crescita.
Con questo ritmo, nell’arco di un decennio potremmo assistere al primo trilionario della storia dell’umanità.
Tra le 10 società più grandi al mondo in temrini di capitalizzazione, 7 possiedono un miliardario come amministratore delegato o azionista di riferimento. Non stupisce pertanto che l’incremento dei patrimoni dei miliardari rispecchi la straordinaria performance delle società che controllano.
Nel 2023, ben 148 tra le più grandi aziende al mondo hanno consolidato profitti per circa 1.800 miliardi di dollari tra giugno 2022 e giugno 2023 con un aumento del 52,5% degli utili rispetto alla media del quadriennio 2018-21.